dove: | Centro storico di Sant'Andrea Loc. Sant'Andrea |
data: | da venerdì 8 giugno 2012, alle 18:00 a lunedì 11 giugno 2012, alle 00:00 |
intrattenimenti: | Si mangia |
info sul luogo: | L'evento si svolge all'aperto |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | Non definito |
Referente: | Non definito |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 054646006 |
Nel secondo fine settimana di Giugno, i cultori della buona cucina, nonché gli sportivi e gli amanti delle mostre delle tradizioni e degli spettacoli semplici, alla romagnola, si danno appuntamento per fare festa insieme a S.Andrea. La tradizionale ospitalità Santandreese và infatti di pari passo con l’abilità culinaria delle “azdore” che dei menù casalinghi conoscono ogni segreto per stuzzicare l’appetito dei buongustai e la curiosità degli assaggiatori che giungono da ogni parte numerosi . Vini scelti si abbinano ad un ricco menù ove le squisite minestre (tutte rigorosamente tirate al matterello) sono valorizzate da saporiti condimenti come nella migliore tradizione romagnola. I secondi non si limitano alla immancabile e deliziosa carne ai ferri, ma sono una vera e propria sequenza di specialità culinarie che bisogna provare. La mitica faraona allo spiedo è una vera e propria leccornia, che si ripropone apprezzatissima. Il felice abbinamento con contorni poveri ma sapientemente valorizzati, arricchisce la nostra proposta facendone la sagra dove: “B’SOGNA ANDÊ’J PARCHE’ US MAGNA BEN” I dolci, (curati nei minimi particolari), sono segrete elaborazioni delle tradizionali ricette per i “giorni della festa grossa.” Ed inoltre sono in funzione già da vari anni due forni a legna per cuocere in parata delle pizze napoletane da leccarsi i baffi (la pizza alla S.Andrea non ha eguali). Ma S.Andrea non è solo ottima cucina: gli ospiti non possono mancare di fare una visita all’antica Pieve. La Pieve di S.Andrea esisteva già come centro abitato ed adibito a culto già 1300 anni fa. Risalgono al 700 infatti le prime testimonianze di questa località che era chiamata S.Andrea in Panicale perché situata nelle zone paludose dove si coltivava il panico. Segni del glorioso passato si possono trovare negli archivi della curia faentina e nelle testimonianze degli antichi manoscritti della biblioteca Manfreda. Da vedere inoltre le curatissime mostre a tema di antiquariato, l’esibizione d’arte estemporanea e il gioco “OMBA e quest cùs èl”?